ABORTO:  l’EUROPA BACCHETTA LE MARCHE

Daniela Barbaresi – Segretaria CGIL Marche  ABORTO:  l’EUROPA BACCHETTA LE MARCHE L’elevato numero di medici obiettori di coscienza viola il diritto alla salute delle donne che intendono interrompere la gravidanza, diritto alla salute previsto dall’art. 11 della Carta sociale europea. Ad affermarlo è il Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa che, alcuni giorni fa, ha risposto al reclamo collettivo presentato oltre un anno fa da alcune associazioni e sostenuto anche dalla CGIL.(http://www.cgil.it/Archivio/PariOpportunita/Leggi/Maternit%C3A0/Decisione_CEDS_Reclamo_87.pdf).  Dunque, l’Europa bacchetta l’Italia che violerebbe i diritti delle donne a causa della diffusa obiezione di coscienza che impedirebbe la piena e corretta applicazione della Legge 194/78 e indigna che, a 36 anni dall’entrata in vigore della legge, si debba ricorrere all’Europa per veder riconoscere il diritto alla libertà e alla salute delle donne.  Bacchettate arrivano anche alle Marche: nel documento del Comitato europeo dei diritti sociali vengono citati negativamente anche i casi di tre strutture ospedaliere marchigiane e, in particolare, l’ospedale di Jesi, l’ospedale di Fano e l’ospedale di Fermo, nei quali tutti i medici sono obiettori e ciò violerebbe le previsioni della Legge 194/78 e soprattutto i diritti delle donne.   Un sostegno al ricorso  è stato fornito anche dall’Assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani, il quale, in un’apposita nota che ci ha inviato, ha riconosciuto che “nella regione Marche si registra una forte difficoltà a seguito del ricorso all’obiezione di coscienza da parte di molti professionisti. Ciò rende critica l’applicazione della legge e realizza come conseguenza una difformità di accesso ai servizi previsti dalla normativa, creando discriminazione per le donne residenti”. Inoltre, “in alcune situazioni maggiormente critiche, siamo stati costretti ad usufruire di convenzioni esterne per colmare la carenza organizzativa”.  Vogliamo ringraziare l’assessore Mezzolani per la sua attenzione e disponibilità ma, a questo punto, chiediamo alla Regione un intervento chiaro, tempestivo e strutturale affinché vengano pienamente garantiti su tutto il territorio marchigiano  i servizi previsti dalla legge per tutelare la salute e i diritti delle donne.  Secondo i dati forniti dalla Regione relativi alla presenza di medici e paramedici obiettori di coscienza nelle varie strutture ospedaliere marchigiane, il quadro che emerge è sconsolante: a fine 2012 gli obiettori rappresentano il 68% dei medici (ginecologi e anestesisti) e il 73% dei paramedici.  Ma ciò che preoccupa è che, in 3 intere Aree Vaste tutti i medici, anestesisti e paramedici sono obiettori (Area Vasta 3, Area Vasta 4 e Area Vasta 5), mentre all’ospedale di Fano il 92% del personale paramedico è obiettore, rendendo praticamente impossibile effettuare interventi di interruzione di gravidanza. Il ricorso massiccio all’obiezione di coscienza sta svuotando di significato la Legge 194, negando i diritti delle donne e penalizzando medici e infermieri non obiettori sui quali ricade tutto il carico delle interruzioni di gravidanza.  Pertanto, chiediamo che la direzione dei presidi in cui si effettua l’interruzione di  gravidanza sia affidata a chi non è obiettore e che il requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve essere assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori. Chiediamo inoltre che la Regione attui l’istituto della mobilità, previsto dalla stessa Legge 194/78 per coprire le carenze di medici e infermieri non obiettori.  Inoltre, occorre che, dopo Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, anche la Regione Marche consenta la somministrazione della RU486 in day hospital.   Presenza degli obiettori di coscienza nelle Marche e attuazione della Legge 194/78 (elab. CGIL dati Regione Marche) Azienda Medici obiettori Medici non obiettori % medici obiettori sul totale medici Paramedici obiettori Paramedici non obiettori % paramedici obiettori sul totale medici Totale personale assegnato AOU Ospedali Riuniti di Ancona Sede Salesi* 15 25 38% 121 159 43% 320 AO Ospedali Riuniti Marche Nord* Pesaro 9 22 29% 27 36 44% 169 Fano 15 8 65% 48 4 92% ASUR** AV1 10 14 42% 26 18 59% 68 AV2 34 16 68% 81 45 64% 176 AV3 50   100% 302   100% 352 AV4 9   100% 36   100% 45 AV5 38   100% 60   100% 98 TOTALE   180 85 68% 701 262 73% 1.228 * il dato dei medici obiettori include medici ginecologi e medici anestesisti. ** il dato comprende sia le strutture ospedaliere che quelle territoriali. I dati si riferiscono alla fine dell’anno 2012. 

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