CASSA INTEGRAZIONE NELLE MARCHE: 25 MILIONI DI ORE RICHIESTE IN 6 MESI

CGIL Marche    IRES Marche   Tre milioni e cinquantaquattro mila ore di cassa integrazione richieste e autorizzate nel mese di giugno nelle Marche: 743 mila di CIG ordinaria, 1,8 milioni di CIG straordinaria e 500 mila di ore di cassa in deroga.E’ quanto emerge dai dati resi noti dall’INPS ed elaborati dall’IRES CGIL Marche. Rispetto a giugno 2013 le ore di CIG diminuiscono del 10,1%; cala in particolare la CIG ordinaria e la CIG in deroga, mentre aumentano i già alti livelli di cassa straordinaria. Nel primo semestre dell’anno sono state richieste e autorizzati complessivamente 25,0 milioni di ore di CIG, di poco inferiori ai valori dello stresso periodo del 2013 (-0,9%) che però si era chiuso con il record di ore di CIG autorizzate dall’inizio della crisi. Se da un lato diminuisce il ricorso alla CIG ordinaria, restano costanti le elevate richieste di CIG in deroga mentre è quasi raddoppiato il ricorso alla CIG straordinaria. Meccanica, mobile e chimico sono i settori in cui si registrano gli incrementi più preoccupanti di cassa straordinaria. Quindi anche per il 2014 sembrano essere tutte confermate le preoccupazioni per il quadro produttivo e soprattutto occupazionale marchigiano. Preoccupano in particolare la condizione di migliaia di lavoratori marchigiani che da troppi mesi vivono senza la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga. Per questo è necessario e urgente che il Governo sblocchi le risorse per gli ammortizzatori, già previste dalla Legge di Stabilità e recuperi le ulteriori risorse necessarie a coprire le esigenze di migliaia di lavoratori. A sostegno di queste richieste si è svolto stamattina un presidio a Roma, davanti a Montecitorio e organizzato da CGIL, CISL e UIL al quale ha partecipato anche una nutrito gruppo di lavoratori e lavoratrici marchigiani. “Lavoratori e lavoratrici che rischiano di rimanere senza lavoro e senza sostegno al reddito se il Governo non provvede a finanziare al più presto la cassa in deroga” – dichiara Daniela Barbaresi, Segretaria Regionale della CGIL Marche. “Una situazione ormai insostenibile che rischia di peggiorare ulteriormente se il Governo decidesse di confermare i nuovi criteri per CIG e mobilità in deroga, previsti dalla bozza di decreto interministeriale. Criteri che riducono le tipologie di imprese e di lavoratori ammessi agli ammortizzatori in deroga”. “Il Governo deve capire che se le riforme istituzionali sono importanti, alcuni temi sono molto più urgenti perché attengono alla vita di migliaia di persone che soffrono ormai da troppo tempo per una crisi che sembra non voler finire. Per questo sono necessari interventi urgenti sul lavoro, che non significa nuove regole o nuova flessibilità, ma sostegno alla crescita e all’occupazione e difesa dei posti di lavoro a rischio”. 
 

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