Cgil Marche su caso Ciccioli: l’assessora Latini e le consigliere di maggioranza non hanno nulla da dire?

Il padre deve dare le regole, la madre accudire”: è quanto ha affermato Carlo Ciccioli, Consigliere regionale nonché capogruppo del partito che esprime il Presidente della Regione Marche.

E’ cosi: nelle Marche è scesa la notte; una notte che vorrebbe riportare con sé il buio di una cultura patriarcale, arretrata e misera, che vuole maschi dominanti e donne meste e servizievoli.

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia ha una strana, triste e arretrata idea di famiglia. Una famiglia che deve essere rigorosamente “composta da uomo, donna e figli” perché per Ciccioli “considerare altre forme è sbagliato”.

Forse qualcuno dovrebbe avvisare il Consigliere Ciccioli che la riforma del Diritto di Famiglia non solo è già stata fatta ma sono anche già passati 46 anni da allora, per non arrivare a scomodare la Costituzione.

Delle due l’una: o da adesso in poi dobbiamo prendere Ciccioli come il pittoresco personaggio del bar di paese che nessuno prende sul serio oppure considerarlo come il dirigente politico di primo piano dell’attuale maggioranza in Consiglio regionale.

Ma se vale la seconda, c’è da chiedersi cosa aspettano l’Assessora Latini e le Consigliere regionali di maggioranza a far sentire la loro voce. Non hanno forse niente da dire? Possono tacere di fronte a cosi gravi e indicibili affermazioni?

Ci saremmo aspettati una loro immediata e doverosa presa di distanza e invece il loro silenzio pesa quanto la gravità delle affermazioni di Ciccioli.

Segreteria Cgil Marche

Forum delle Donne Cgil Marche

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