CHIMICI ED ENERGIA: PIATTAFORME UNITARIE PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI Gli esecutivi di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil approvano regolamenti per l’iter democratico delle piattaforme e gli orientamenti di merito

Domenico Ticà – Coordinatore regionale FILCTEM Marche  CHIMICI ED ENERGIA: PIATTAFORME UNITARIE PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI Gli esecutivi di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil approvano regolamenti per l’iter democratico delle piattaforme  e gli orientamenti di merito  Si apre la stagione dei rinnovi contrattuali in importanti settori industriali italiani come il chimico-farmaceutico, gomma-plastica, energia e petrolio, gas-acqua che riguardano circa 450.000 lavoratori, di cui circa 50.000 nelle Marche e il  62% donne. Nonostante la difficile situazione sociale  e la pesante crisi economica in atto in Italia e in Europa, le Federazioni Cgil, Cisl, Uil dei chimici e dell’energia (Filctem, Femca, Uilcem) hanno deciso – nella riunione degli esecutivi unitari di ieri, 22 maggio –  gli orientamenti per il rinnovo dei contratti in scadenza il 31 dicembre 2012 (“ ma varranno – precisano –  anche per i contratti dell’industria del vetro, ceramica e piastrelle, lampade e display, miniere che scadono nei  primi mesi del 2013”), con la precisa convinzione che i contratti vanno rapidamente rinnovati, varando le piattaforme l’11 e 12 luglio prossimi in una assemblea nazionale dei delegati, per iniziare un confronto serrato con i nuovi vertici di Confindustria. La regione Marche  è  la sesta regione italiana in termini occupazionali nei settori interessati ai rinnovi contrattuali. Con tre obiettivi prioritari: 1. la tutela del potere di acquisto del salario reale dei lavoratori, richiedendo alle controparti una “forbice” di aumenti salariali per il triennio 2013-2015 tra il 7 e il 9%, sia pure da precisare entro il prossimo ottobre, oltre a rivendicare il differenziale di inflazione pregressa; 2. una lotta serrata alla precarietà, per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro utilizzando la formazione continua e l’apprendistato professionalizzante come principale strumento di accesso al lavoro; 3. più avanzate relazioni industriali, con particolare attenzione ai temi della partecipazione di lavoratrici e lavoratori alle scelte strategiche delle imprese, con l’obiettivo di rilanciare in Italia la presenza industriale a difesa e qualificazione dell’occupazione, per puntare senza più indugi alla crescita e allo sviluppo. Perchè – è scritto sul documento unitario approvato dagli esecutivi – “più industria, più investimenti, più innovazione possono essere il risultato concreto dello sviluppo, e rappresenta il rinnovato impegno delle imprese verso la ricerca e l’innovazione, capace di rispondere alle esigenze di competitività per vincere le sfide mondiali con altri sistemi industriali”. In questa direzione – prosegue il documento – veri e propri banchi di prova saranno l’efficienza energetica e la soluzione del differenziale delle tariffe con altri sistemi industriali; la sostenibilità ambientale; l’estensione della responsabilità sociale dell’impresa, in primo luogo con i codici di condotta che le aziende adotteranno. Inoltre particolare attenzione Filctem, Femca, Uilcem dedicheranno alla estensione di quel “welfare contrattuale”, vero e proprio fiore all’occhiello della categoria, con una proposta alle imprese: iscrivere tutti i lavoratori nella previdenza complementare, utilizzando il silenzio-assenso, affinchè possano ottenerne i benefici fin dal primo giorno di lavoro, indipendentemente dal contratto di assunzione. Così come pure si impegnano ad estendere in tutti i contratti le prestazioni dei fondi integrativi sanitari. Infine, gli esecutivi unitari hanno approvato anche i dispositivi dei regolamenti per l’iter democratico delle piattaforme contrattuali (“i lavoratori saranno  coinvolti nelle decisioni sia nella predisposizione delle piattaforme che nell’approvazione finale delle ipotesi di accordo”), e condiviso di proseguire il lavoro per il raggiungimento di una intesa unitaria per le elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu), coerente con l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011. 

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