I SINDACATI INCONTRANO A FALCONARA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RENZI

 CGIL CISL UIL
Segreterie regionali Marche

Si è svolto ieri a Falconara l’incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e Cgil Cisl Uil Marche che hanno rappresentato in sintesi le situazioni più problematiche dal punto di vista produttivo e occupazionale, consegnando al Premier una specifica memoria.
Marco Manzotti della segreteria regionale Cgil ha posto l’accento “sulle gravi difficoltà dell’edilizia e del settore del legno, che sta perdendo imprese e posti di lavoro, sia nel distretto pesarese che in altri territori”.               
Sulla vicenda Whirlpool, Stefano Mastrovincenzo della  Cisl Marche  ha ribadito  al  Premier  “la richiesta sindacale di una modifica del piano per scongiurare chiusura di siti e impatti occupazionali previsti dall’azienda,a partire dall’accordo di 2 anni fa, e l’importanza dell’impegno del Governo sin dall’incontro al Ministero del prossimo 9 giugno”.
In questo ambito è stata sollecitata l’accelerazione del percorso attuativo dell’Accordo di Programma per l’area fabrianese, e un’attenzione alla vicenda J&P, con 700 lavoratori coinvolti.
 Le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto che sia celere il processo per l’individuazione del Piceno come Area di Crisi complessa ed hanno evidenziato al presidente Renzi la vicenda degli esuberi Auchan, che impattano anche nelle Marche.
Infine il problema molto rilevante di Banca Marche, sul quale Graziano Fioretti segretario della Uil Marche ha sottolineato che “c’è l’esigenza che il partner creditizio sia individuato con criteri che tengano conto anche della salvaguardia dell’occupazione e del tessuto sociale e produttivo”.
Le responsabili delle federazioni della scuola di Cgil Cisl Uil e Snals hanno espresso al Premier  il disagio esistente nel mondo della scuola, per le criticità presenti nella riforma, auspicando modifiche significative al Senato, da un piano di assunzioni pluriennale alla revisione della possibilità di conferire incarichi tramite chiamata diretta, a diversi criteri e modalità di valutazione dei docenti, a impegni per il rinnovo del contratto nazionale e  la valorizzazione della contrattazione decentrata.
E’ stato anche chiesto al presidente del Consiglio un intervento perché sia sanato l’errore del Ministero della Pubblica Istruzione, che causa oggi alle scuole marchigiane il taglio di 131 posti di personale docente già funzionanti.
 

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