Banche: sabato 6 aprile, presidio Federconsumatori  davanti alla Prefettura di Ancona, in piazza del Plebiscito, dalle 9,30 alle 12, per richiedere lo sblocco del fondo di ristoro per i risparmiatori. No alle manipolazioni a fini elettorali

 FEDERCONSUMATORI MARCHE  Banche: sabato 6 aprile, presidio Federconsumatori  davanti alla Prefettura di Ancona, in piazza del Plebiscito, dalle 9,30 alle 12, per richiedere lo sblocco del fondo di ristoro per i risparmiatori. No alle manipolazioni a fini elettorali Siamo ad aprile ma i Decreti che dovevano essere emanati dal Governo entro il 30 gennaio per dare il via libera al fondo di ristoro per i risparmiatori truffati ancora non sono stati approvati.Per questo, Federconsumatori ha organizzato per la mattina del 6 aprile un presidio davanti alle Prefetture delle città principalmente interessate (Vicenza, Treviso, Arezzo, Ancona, Ferrara, Udine): in questa occasione, i risparmiatori coinvolti, che ancora attendono di essere rimborsati, chiederanno pubblicamente al Governo che fine hanno fatto le promesse profuse in campagna elettorale.Ad Ancona, il presidio si terrà in Piazza del Plebiscito (Piazza del Papa) dalle ore 9,30 alle 12.00.Durante il presidio è stato richiesto un incontro con il  Prefetto per rappresentare il disagio e la rabbia dei molti risparmiatori marchigiani truffati dalla banca delle Marche.“Basta con le rassicurazioni ed i continui rinvii. – ha dichiarato Emilio Viafora, presidente della Federconsumatori – È giunto il momento di varare il fondo di ristoro, stando però ben attenti a disporre misure che non vadano in contrasto con le disposizioni dell’Europa in materia. Andare avanti senza tener conto di tali misure significherebbe prendere ulteriormente in giro i cittadini, varando una misura con la consapevolezza che possa essere contestata.” Non si tratterebbe, in tal modo, di una prova di forza, bensì di un ennesimo inutile scontro con i vertici UE.” Non vorremmo – continua  il presidente –  che questo continuo procrastinare i Decreti rappresenti solo una malcelata intenzione di posticipare il varo fino a farlo coincidere con la campagna elettorale per le elezioni europee. Un tentativo bieco di carpire consensi, a cui i risparmiatori non crederanno. Lo iniziano a comprendere anche i componenti stessi del Governo, nel quale si intravede un’incrinatura tra chi vuol sfruttare a fini elettorali tale vicende e chi propende per sbloccarla”.Ci auguriamo, chiude Viafora, “ che prevalga la seconda linea: la presa in giro nei confronti dei risparmiatori è durata anche troppo!”. 

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