Le Camere del Lavoro delle Marche:
La CGIL Marche chiude il tesseramento del 2018 con 175.653 iscritti e iscritte, pari al 13,2% della popolazione marchigiana con più di 15 anni. I dati fanno riferimento alle persone iscritte e identificate tramite codice fiscale.
Nel 2018 il tesseramento alla CGIL presenta un aumento con 1.189 iscritti in più, pari a +0,7% rispetto al 2017.
Apprezzabile l’aumento degli iscritti alla CGIL tra i lavoratori e i disoccupati che, con 1.885 unità rispetto al 2017 (pari a +2,4%), sono complessivamente 79.415, e costituiscono il 45,2% del totale dei tesserati. Dal 2008 ad oggi, negli anni difficili della crisi, i lavoratori e i disoccupati iscritti alla CGIL (iscritti attivi) sono aumentati di 5.371 unità (+7,3%) e rappresentano il 16,3% del totale dei lavoratori dipendenti, percentuale in apprezzabile crescita rispetto a 10 anni fa (15,2% nel 2008).
I giovani con meno di 35 anni iscritti alla CGIL sono 16.122 e costituiscono un quinto degli iscritti attivi (20,3%): un dato particolarmente significativo soprattutto se si considera che gli under35 sono 485 più dell’anno precedente con una crescita importante (+3,1%), soprattutto considerando gli elevati tassi di disoccupazione giovanile.
Secondo Giuseppe Galli, Segretario Organizzativo della CGIL Marche, questi dati sono la conferma della forza e della rappresentanza della CGIL nelle Marche; un risultato raggiunto grazie all’impegno di tutte e tutti nonché a una presenza radicata nel territorio e nei luoghi di lavoro che consente di rispondere al meglio ai bisogni crescenti di tutela e di rappresentanza dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati e dei cittadini che accedono ai nostri servizi, erogati nelle Camere del Lavoro.
Particolarmente significativo il risultato tra i più giovani e tra i lavoratori precari che premiano lo sforzo della CGIL di interpretare i bisogni del mondo del lavoro in forte cambiamento.
Gli iscritti stranieri nel 2018 sono 14.210 pari al 16,0% del totale dei lavoratori iscritti alla CGIL Marche. L’incidenza maggiore si registra tra gli iscritti nei settori dell’edilizia, agricoltura e agroalimentare, servizi dove costituiscono oltre un quarto del totale degli iscritti.
Le Federazioni di categoria con il maggior numero di iscritti sono la FILCAMS (commercio, turismo e servizi), che con 18.993 iscritti si conferma primo sindacato di categoria peraltro con un incremento apprezzabile rispetto al 2017 (+5,6% ), seguito dalla Funzione Pubblica con 10.037 iscritti (+2,5%). Seguono la FILCTEM (calzature, abbigliamento, chimica) con 9.324 iscritti e la FIOM (metalmeccanici) con 8.963 iscritti, che a causa del persistere della crisi presentano un calo (rispettivamente -1,0% e -4,1%), mentre con 8.538 iscritti è sostanzialmente stabile la FILLEA (edili e legno mobile, +0,1%). Continua ad essere rilevante la crescita del lavoratori atipici di NIDIL (somministrati, collaboratori, partite IVA) con 7.614 iscritti (+11,6%). Crescono anche tutte le altre categorie: la FLC (lavoratori conoscenza) con 6.364 iscritti (+1,1%), la FILT (trasporti) con 2.990 iscritti (+5,5%), la FLAI (agroalimentare con 2.575 iscritti (+2,5%) e anche la FISAC (bancari e assicurativi), nonostante le forti ristrutturazioni del settore, con 1.991 iscritti (+0,8%).
I pensionati e le pensionate dello SPI sono 96.238 e nell’ultimo anno presentano una leggera diminuzione (-696 iscritti pari a -0,7% rispetto al 2017), in particolare per effetto dell’innalzamento dell’età pensionabile, che rappresentano il 54,8% degli iscritti. Gli iscritti e le iscritte allo SPI rappresentano il 17,4% di tutte le pensioni vigenti nelle Marche (17,3% nel 2017).
Osservando i dati per genere, si segnala una prevalenza di iscritte donne (91.411, pari al 52,0% del totale), con una presenza maggiore nel settore terziario (68,0%), nella Pubblica amministrazione (65,8%) e tra i lavoratori della conoscenza (79,7%).