CONEROBUS: I SINDACATI DICONO NO ALLA VENDITA

  FILT CGIL    FIT CISL   UILTRASPORTI   UGL  FAISA CISAL     Ancona, 12 marzo 2015 – Il Comune vende le sue quote di maggioranza della Conerobus e giustifica questa scelta vantandosi di tutelare i lavoratori.Se non fosse una cosa seria, anzi serissima la si potrebbe prendere come una battuta o come una barzelletta.E’ davvero singolare che un’operazione meramente commerciale e volta a fare cassa venga venduta come conquista sindacale. E’ paradossale sentire queste ragioni dopo che noi, organizzazioni sindacali, abbiamo lavorato per sottoscrivere, esattamente il 10 gennaio 2014, un accordo in Regione per tutelare tutti gli autoferrotranvieri delle marche a livello economico e occupazionale. Sottolineiamo questo aspetto perchè le nostre battaglie e le nostre conquiste non le cediamo alla politica e auspichiamo per il futuro che ognuno rimanga nel suo perimetro di azione e di competenze.Per questa ragione noi non ci permettiamo di invadere il perimetro dell’amministrazione comunale perchè vendere o valorizzare un’azienda di proprietà pubblica sta nelle competenze degli azionisti.Non sta nei doveri e diritti degli amministratori convocare i sindacati per chiedere ulteriori sforzi ai lavoratori per rendere l’azienda competitiva con un bilancio solido e  contestualmente stimare e trattare la sua vendita.Noi questa la chiamiamo presa in giro, presa in giro nei nostri confronti ma sopratutto nei confronti dei lavoratori.Gli stessi lavoratori per cui questi sindacati, con alto senso di responsabilità, stanno trattando condizioni tendenti a migliorare la produttività ed efficienza per permettere non solo la sopravvivenza di Conerobus, ma anche la sua partecipazione alla prossima gara di affidamento dei servizi.Quei lavoratori che con alto senso di responsabilità hanno oltretutto risposto e rispondono si ad accordi che  avvallano le scelte intraprese.Siccome noi conosciamo la verità, la vogliamo raccontare ai nostri concittadini,vogliamo raccontare di una gestione politica e dirigenziale fallimentare che si vuole ingiustamente scaricare sui lavoratori.Vogliamo raccontare ai nostri concittadini che la nostra e loro azienda è tra le più produttive d’Italia, e la produttività  viene raggiunta con la produzione dei servizi e quindi merito del personale, produttività che puntualmente viene sperperata da amministratori incapaci e siccome gli amministratori sono stati incapaci l’amministrazione vende la Società e i lavoratori produttivi.OVVIO NO!La nostra non vuole essere polemica, la nostra vuole essere una risposta a chi tenta di far credere che le lucciole siano lanterne e che invece di valorizzare un’azienda dalle alte capacità produttive preferisce disfarsene e racimolare qualche euro per fare cassa da spendere per le spese correnti, euro che finiranno in fretta ma intanto la città avrà perso un pezzo importante della sua economia. La nostra paura è che Conerobus sarà la prima di una lunga serie di aziende da dismettere per tutelare i lavoratori.La richiesta di chiarimenti è già partita e aspettiamo fiduciosi delle risposte. 

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