Le Camere del Lavoro delle Marche:
un appello alla politica regionale e nazionale per dare risposte concrete al personale precario che da anni lavora per la ricostruzione post-sisma.
La FP CGIL Marche lancia un appello alla politica regionale e nazionale affinché venga data una risposta concreta alla situazione del personale precario impiegato nella ricostruzione post-sisma 2016.
Questi lavoratori, operanti nei comuni e nelle province marchigiane, si sono dimostrati indispensabili non solo per i progetti di ricostruzione, ma anche per l’ordinaria amministrazione, in un contesto già segnato da una grave carenza di organico negli enti locali.
Il sindacato sottolinea l’urgenza di stabilizzare l’intero personale precario, anche attraverso misure che deroghino dagli attuali vincoli di assunzione. L’obiettivo è duplice: completare i lavori di ricostruzione e, al contempo, colmare il cronico deficit occupazionale in una complessiva ottica di tutela delle nostre aree interne.
“La prossima legge di bilancio per il 2026 deve dare risposte a questi lavoratori”, si legge nel comunicato. La FP CGIL Marche richiede non solo la stabilizzazione, ma anche un adeguato finanziamento per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. L’obiettivo è ottenere aumenti salariali che possano compensare la significativa perdita di potere d’acquisto, stimata nel 16,8% per il triennio 2022/2024.
La FP CGIL Marche assicura che continuerà a monitorare le condizioni di questi lavoratori, ma ribadisce che la responsabilità di elaborare soluzioni concrete spetta ora alla politica.

