Le Camere del Lavoro delle Marche:
SPI CGIL FNP CISL UILP UIL Segreterie Regionali Marche Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp – Cisl e Uilp Uil evidenziano il permanere, sul territorio marchigiano, di forti criticità e di comportamenti difformi nell’applicazione del Protocollo regionale sulla non autosufficienza, sottoscritto il 4 giugno 2008, e dell’accordo Percorsi di allineamento delle tariffe delle residenze protette alla norma vigente. Anni 2010- 2013 , sottoscritti dalla Regione Marche, da Cgil-Cisl-Uil Marche e dai rispettivi sindacati dei pensionati. I percorsi e le modalità previste dagli accordi, già dal 2011, avrebbero dovuto favorire un primo aumento dell’assistenza sanitaria nei 3.242 posti letto convenzionati delle 108 residenze protette presenti in tutto il territorio regionale e la riduzione della retta pagata dagli utenti attraverso il relativo scorporo del costo sanitario dalla retta stessa. I parametri assistenziali, che andranno a regime nel 2013, prevedono infatti un aumento graduale dell’assistenza sanitaria fino ad arrivare ad erogare complessivamente 100 minuti di assistenza pro capite pro die con una tariffa complessiva di 66. NON AUTOSUFFICIENZA – Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati denunciano il perdurare di un comportamento latitante della Regione Marche, già sollecitata varie volte, in merito alla verifica dell’andamento dell’ attuazione di quanto previsto dagli accordi stessi sul territorio regionale.Manifestano, altresì, forte preoccupazione per le numerose segnalazioni di mancata riduzione della retta all’utente. Evidenziano le resistenze relative all’avvio del lavoro dei Tavoli territoriali permanenti di monitoraggio, istituiti con la delibera di giunta regionale 1493/08, che stentano a partire nonostante le continue e ripetute sollecitazioni all’Asur e alle sue articolazioni territoriali. Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp – Cisl e Uilp Uil, a fronte di ciò, ritengono urgente e non più rinviabile l’attivazione di un puntuale monitoraggio dell’attività delle strutture residenziali circa il rispetto dei punti delle convenzioni oltre al confronto con la Regione Marche. PENSIONI MARCHE – sul versante delle pensioni, falcidiate nel potere d’acquisto negli ultimi 15 anni di oltre il 30%, le Segreterie Regionali del sindacato dei pensionati Spi-Cgil, Fnp – Cisl e Uilp – Uil manifestano la loro preoccupazione per l’impatto economico sociale degli anziani. L’importo medio della pensione percepita dai pensionati Inps marchigiani è di 620,00. Situazione che poteva ulteriormente peggiorare con la mancata indicizzazione delle pensioni minime che grazie all’intervento del sindacato è stata riservata, dal mese di gennaio 2012, esclusivamente alle pensioni superiori a 1.441,59 lordi. La mancata rivalutazione produce un impatto consistente anche per le Marche: infatti sulle oltre 577 mila pensioni Inps marchigiane, il 44% circa non beneficerà del 2,6% di rivalutazione della propria pensione. Una perdita sostanziale che si stima ben oltre i 100 milioni di euro che verranno a mancare nelle tasche dei pensionati con pesantissime conseguenze inevitabili sui consumi. Indispensabile avviare un confronto con la Regione e con gli Enti Locali ponendo: un’attenta riflessione sulle politiche tariffarie e tributarie che vanno differenziate per reddito prevedendo sostanziali agevolazioni per le fasce più deboli grazie all’utilizzo dell’Isee lineare e all’applicazione di tariffe sociali; l’avvio di una seria e concreta lotta all’evasione fiscale con la realizzazione di specifici patti antievasione a partire dai Comuni;una rispondente politica abitativa nei confronti di quanti rischiano lo sfratto, ma anche di quanti non riescono più a reggere i costi vivi del peso di una casa di proprietà.