CGIL MARCHE A SPACCA:  SUI TAGLI DELLA LEGGE DI STABILITA’,  I CONTI NON TORNANO

                                                                             Roberto Ghiselli, Segretario Generale Cgil Marche   CGIL MARCHE A SPACCA:  SUI TAGLI DELLA LEGGE DI STABILITA’,   I CONTI NON TORNANO  Siamo rassicurati dalle parole del presidente della Giunta regionale Marche che non è preoccupato dei tagli alle risorse delle Regioni previsti dalla proposta di legge di stabilità. Prendiamo atto che togliere 120 milioni di euro dal bilancio della Regione Marche non comporterà conseguenze per la spesa sanitaria e sociale (ormai ridotta all’osso), per il trasporto pubblico, non aumenteranno le tasse locali, le tariffe, i ticket, non verranno erose le misere risorse destinate alle politiche anticrisi e alle attività economiche. Non sappiamo come questo potrà accadere, perchè a noi i conti non tornano. Comunque, ci fidiamo del Presidente Spacca e siccome fra poche settimane la sua Giunta dovrà predisporre il bilancio preventivo per il 2015, vedremo se queste cose, che sono molto importanti per il sindacato, verranno garantite. Se così non fosse, qualcuno dovrà però rendere conto ai cittadini marchigiani di tanta disinvoltura nei confronti della manovra finanziaria del Governo che, fra tagli alle Regioni, alle Province ed ai Comuni, sottrarrà alla nostra comunità circa 200 milioni di euro. Tagli che si aggiungono a quelli subiti ripetutamente negli ultimi 10 anni e che hanno già determinato conseguenze pesanti per i cittadini. Non stiamo parlando di ragioneria ma della salute delle persone, dell’assistenza alle famiglie che hanno bisogno di un sostegno, della non autosufficienza, della tutela dell’infanzia, di chi è stato colpito dalla crisi ed è precipitato nella povertà; parliamo del trasporto degli studenti, dei pendolari e dei pensionati, della manutenzione delle strade e della gestione delle nostre scuole. Parliamo della sicurezza del territorio e della tutela dell’ambiente. Stiamo parlando della pelle della nostra gente sulla quale non si può scherzare. Gli sprechi si possono e si devono eliminare ulteriormente, ad iniziare da alcuni in capo alla Giunta regionale, ma il peso dei tagli è decisamente superiore. E se fosse stato così facile, si potrebbe chiedere a chi ha governato la Regione in questi anni perchè non lo ha fatto prima.