La cassa integrazione guadagni nelle MARCHE mese di aprile 2012 Ulteriore aumento rispetto ad un marzo già drammatico

CGIL Marche La cassa integrazione guadagni nelle MARCHE mese di aprile 2012 Ulteriore aumento rispetto ad un marzo già drammatico   Nel mese di aprile si conferma l’andamento crescente delle ore di CIG nelle Marche dall’inizio del 2012. Ad aprile sono stati richiesti ed autorizzati 4,4 milioni di ore di CIG: un milione in regime ordinario, 945mila di CIG straordinaria e 2,4 milioni di CIG in deroga. Sono circa 400mila le ore in più rispetto al marzo 2012 (+8,5%) e quasi 2,6 milioni in più rispetto all’aprile 2011 (+140%). Nel periodo gennaio-aprile 2012 le ore di CIG sono pari a 11,7 milioni, contro i 9,3 milioni dello stesso periodo nel 2011 (+26,3%). Di seguito, le tendenze per le varie componenti della CIG:  Le ore di CIG ordinaria aumentano del 65% ad aprile rispetto a marzo (da 646mila ad oltre 1 milione) e sono quasi triplicate rispetto al mese di aprile del 2011. L’aumento delle ore di CIG ordinaria è comune a tutte le province. Anche le ore di CIG straordinaria crescono  tra marzo ed aprile (+0,5%, pari a circa 4mila ore in più) e, soprattutto,  rispetto al mese di aprile 2011. C’è un incremento significativo nel calzaturiero (+261%, 63mila ore ad aprile), in calo invece la metalmeccanica dove però le ore di Cig restano elevate (-39,7%,343mila ore ad aprile). Analogamente avviene per il mobile. A livello provinciale la situazione è molto diversificata, con Ancona e Macerata che vedono ridursi la CIG straordinaria, mentre ad Ascoli Piceno e Fermo, in modo consistente, e a Pesaro-Urbino, in misura pur contenuta, si osserva un aumento. Le ore di CIG in deroga diminuiscono ad aprile rispetto a marzo (-3,1%, pari a circa 77mila ore in meno), mentre risultano circa il quadruplo di quelle richieste ed autorizzate nell’aprile 2011. Nei vari settori si riscontrano andamenti differenti: significativo aumento nel calzaturiero (+150%,236mila ore ad aprile), stabile la metalmeccanica, in leggero calo il mobile ma sempre con livelli elevati. Diversificata la situazione nelle varie province: ad Ancona ed Ascoli Piceno e Fermo le ore aumentano, mentre a Macerata e Pesaro-Urbino diminuiscono. “L’aumento della cassa integrazione  – spiega Daniela Barbaresi, Cgil Marche – conferma che la crisi non è finita, che anzi le difficoltà continuano. Per questo, la Cgil insiste nel dire che sono necessari interventi di sostegno alla crescita per far ripartire il sistema”.  

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