Quarto Rapporto – 2015 Fondazione IFEL – ANCI  “Il personale dei Comuni italiani” DIPENDENTI COMUNALI NELLE MARCHE

  Alessandro Pertoldi – Segretario Generale Regionale FP CGIL Marche   Quarto Rapporto – 2015 Fondazione IFEL – ANCI  “Il personale dei Comuni italiani” DIPENDENTI COMUNALI NELLE MARCHE   Ancona, 21 settembre 2015 – Il Quarto rapporto 2015 realizzato dalla Fondazione IFEL – ANCI evidenzia che nelle Marche i dipendenti comunali, al netto dei dirigenti e dei segretari comunali, sono 10.255, in ulteriore calo rispetto al rapporto 2014 (10.316) e distribuiti in 236 comuni marchigiani.  L’incidenza percentuale di personale di genere femminile nelle amministrazioni comunali della nostra regione è del 48,8%.In controtendenza, in quanto nei comuni delle regioni del nord e del centro, tranne che in quelli di Umbria e Marche, si rileva un’incidenza percentuale di personale di genere femminile superiore al dato medio (nei comuni dell’Emilia-Romagna oltre due terzi 67,8% del personale sono donne, così come in quelli della Lombardia, del Lazio e del Piemonte il rapporto è di circa 6 su 10). Il numero di dipendenti comunali per 1.000 abitanti nelle Marche è pari a  6,60 contro l’ 11,40 della Valle d’Aosta, il 10,18 della Sicilia ed il 4,36 della Puglia. Nel 2013, le unità di personale, sul totale dei dipendenti, che nei comuni marchigiani avevano un rapporto di lavoro flessibile ( tempo determinato, interinale, di formazione lavoro o lavoratore socialmente utile), era del 6.6%.  Nelle amministrazioni comunali italiane il costo medio sostenuto nel 2013 per unità di personale è stato pari a 37.382 euro. Un dato lievemente in calo rispetto al 2012, quando era pari a 37.808 euro.  Nelle Marche il costo medio per unità di personale è di 37.030 euro.   Negli ultimi 7 anni in Italia il personale comunale ha subito una progressiva e sensibile riduzione. Se, infatti, nel 2007, dato nazionale, ammontava a 479.233 unità, nel 2013 il valore si riduce a 426.263, con una variazione percentuale di periodo che si attesta al meno 11,1%. La riduzione percentuale più significativa, pari al -3,2%, è quella rilevata nel passaggio tra il 2011 ed il 2012. In tale intervallo, infatti, il personale comunale è diminuito, in valore assoluto, di oltre 14 mila unità.  PERSONALE DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI ITALIANE PER 1.000 ABITANTI 2007-2013 
L’età media del personale comunale a tempo indeterminato è di 50 anni, lo stesso valore rilevato nel 2012. Come per l’anno precedente, anche nel 2013 la classe che registra la maggiore concentrazione di lavoratori, pari al 24,5%, è quella dei 55-59enni. Nel confronto con il 2012, il personale con meno di 34 anni si riduce, passando dal 5,0% al 4,3% del totale. All’opposto i 60-64 enni aumentano, dall’8,5% all’11,2%. La dotazione organica, ovvero tutti i posti previsti nella struttura organizzativa dell’ente distinti per categoria (coperti e vacanti) nelle Marche è pari 12.492 posti  mentre la percentuale di copertura della dotazione organica è del  77,6%. Province. Il personale delle amministrazioni provinciali italiane ammonta a 53.952 unità, di cui il 44,3% è donna.  Nelle Marche il personale delle amministrazioni provinciali a tempo indeterminato per 1.000 abitanti è pari a 1,41%.  Il costo del lavoro nelle cinque amministrazioni provinciali della nostra regione è di  82.245.308 euro e rappresenta il 3,7% in termini percentuali sul dato nazionale, mentre il costo medio per unità di personale nelle Marche è di 37.608 euro.   In conclusione. Un quadro certamente non rassicurante quello che emerge dall’indagine: dotazioni organiche in sofferenza (copertura del 77.6%) a causa dei blocchi delle assunzioni intervenuti negli ultimi anni e le sempre minori risorse finanziarie dei Comuni ma anche l’invecchiamento dei dipendenti comunali (causa la riforma Fornero sulle pensioni) e costante diminuzione dal 2007 al 2013 del numero degli addetti.   Un quadro preoccupante nel quale si inserisce il blocco dei contratti pubblici che dura ormai da sei anni mentre la spesa pubblica è aumentata nonostante i sacrifici chiesti ai lavoratori della pubblica amministrazione. 

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