Le Camere del Lavoro delle Marche:
FP CGIL CISL FP UILFPLSegreterie regionali Marche – Si profila ancora un vero e proprio attacco al sistema camerale e ai servizi alle imprese. Un taglio del personale del 15% per tutte le Camere di Commercio e del 25% per il personale di back office delle nuove Camere derivanti da accorpamento. E’ inaccettabile per i lavoratori e per il tessuto produttivo locale. Siamo pronti ad una mobilitazione durissima. Così i Segretari Regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Alessandro Pertoldi, Luca Talevi e Carlo Santini commentano le indiscrezioni relative al decreto delegato della riforma Madia sulle Camere di commercio, aggiungendo che, con i tagli paventati, il sistema viene letteralmente affossato, tra la pesante riduzione delle risorse prodotta dal taglio del diritto annuale e, come apprendiamo, da una pesantissima misura sul personale impiegato, nonché da una significativa diminuzione delle funzioni attualmente svolte. Per i sindacati ancora una volta le politiche messe in campo sui servizi pubblici sono dettate da un solo criterio: tagli lineari, dalle risorse al personale. Sulla carta si ragiona di riorganizzazione del sistema camerale ma nella pratica lo si affossa, eliminando di fatto un segmento cruciale del lavoro pubblico, fatto di grandi competenze professionali e di sostegno unico all’economia e alla crescita. Non si fa altro – aggiungono – che replicare, per questa via, l’incertezza occupazionale, l’impoverimento dei servizi ai cittadini. Per questo, proseguono, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl rivendicano una secca smentita di queste sciagurate ipotesi di riforma del sistema camerale, per altro in netto contrasto con quanto previsto dalla legge delega che garantiva il mantenimento dei livelli occupazionali. Nel caso il decreto delegato dovesse contenere queste indiscrezioni – concludono – ci opporremo con tutti i mezzi, con una mobilitazione durissima, per salvaguardare il lavoro e i servizi pubblici, unici e di qualità, che il sistema camerale offre al mondo delle imprese marchigiane.