TESSILE-ABBIGLIAMENTO E CALZATURE: VENERDÌ 13 GENNAIO È SCIOPERO GENERALE DI OTTO ORE PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI DI LAVORO 2016-2019

  FILCTEM CGIL FEMCA CISL UILTEC UIL
Segreterie Nazionali

TESSILE-ABBIGLIAMENTO E CALZATURE: VENERDÌ 13 GENNAIO È SCIOPERO GENERALE DI OTTO ORE PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI DI LAVORO 2016-2019

A migliaia a Firenze per la manifestazione nazionale Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uillec-Uil in concomitanza con “Pitti Uomo”, l’importante evento della moda italiana

Venerdì 13 gennaio è sciopero generale di 8 ore in tutto il settore tessile abbigliamento (420.000 gli addetti in oltre 47.000 imprese) e in quello delle calza1ure (80.000 addetti in più di 5.800 imprese) per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro 2016-2019, scaduti entrambi ormai da oltre dieci mesi. Nella stessa giornata a Firenze, in concomitanza con l’importante evento della moda italiana “Pitti Uomo”, si tiene la manifestazione nazionale dei sindacati con il comizio conclusivo dei segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pironi.
“Dopo mesi di trattative – accusano le tre sigle sindacali – l’associazione imprenditoriale confindustriale “Sistema Moda Italia” (Smi) conferma la sua proposta di un modello salariale in cui even1uali aumenti retributivi verrebbero misurati ex post alla durata triennale del contratto: inaccettabile”.
“Il modello che ostinatamente Smi-Confindustria ci ripropone non è il nostro modello – incalzano i segretari generali Miceli, Colombini, Pironi – non siamo disposti a prendere in prestito modelli salariali da nessuno”. “La nostra storia contrattuale – concludono – è una storia importante ed ha una tradizione di relazioni industriali che va rispettata, non tradita”.
Non dissimile la situazione nel settore calza1uriero, dove proprio ieri a Bologna il Consiglio generale di Assocalzaturifici-Confindustria ha rilanciato richieste normative – in particolare sulla flessibilità contrattuale e sulle festività di sabato e domenica – che il sindacato ha respinto al mittente, ritenendo che non vi siano più le condizioni per proseguire il confronto (previsto per oggi, n.d.r.).