ATTIVO REGIONALE UNITARIO DI PRESENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO DEL SETTORE CREDITO

Parteciperanno i segretari nazionali Nicola Cicala (Fisac-Cgil), Fulvio Furlan (Uilca), Mauro Incletolli (First-Cisl) e i segretari regionali: Massimo Buonanno (FABI), Gianni Gianuario  (First), Federico Sora (Fisac) e Sergio Crucianelli (Uilca)
Un contratto per il futuro del settore, per la difesa dell’occupazione e dei salari, che definisce un’area contrattuale ampia e inclusiva a tutela delle nuove attività derivanti dalle trasformazioni organizzative anche connesse all’innovazione tecnologica.
Il rinnovo del contratto nazionale, mai come in questo tempo particolarmente complesso, rappresenta l’unico riferimento normativo capace di governare, senza strappi, le ampie trasformazioni che stanno coinvolgendo il settore.
La fase di rinnovo del CCNL giunge dopo circa un decennio di crisi economica globale e nazionale che ha avuto un pe- sante impatto nel mondo del credito in termini di taglio del costo del lavoro, del valore netto delle retribuzioni (general- mente rimaste invariate ma in tanti casi fortemente penalizzate) e di riduzione dei livelli occupazionali gestiti nel nostro Paese sostanzialmente con uscite volontarie grazie agli ammortizzatori sociali del settore.
È giunto il momento di riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori l’aumento di produttività e una redistribuzione degli utili verso il basso!
Le ottime performance delle banche (9,3 mld utili nel 2018), riferite peraltro ad una platea di addetti in calo, sono ele- menti incontrovertibili di un aumento di produttività che deve essere adeguatamente riconosciuto a lavoratrici e lavorato- ri.
La profonda trasformazione in atto, la multicanalità, il ridimensionamento significativo delle reti, la digitalizzazione dei processi, insieme alle mutate esigenze professionali nel settore, (sempre più rivolto ad attività di consulenza e a nuovi prodotti -1000 mld di prodotti assicurativi venduti tramite i canali bancari) e l’irruzione di nuovi competitor non bancari, esigono il ridisegno del CCNL come unico e vero collante di settore e riferimento identitario dell’intera categoria.
Vogliamo un contratto dai forti contenuti sociali, perché le banche devono mantenere e migliorare il ruolo di motore eco- nomico del Paese, per le famiglie, per le imprese e per i territori.
Il nuovo contratto dovrà sancire l’eliminazione di politiche commerciali improprie e delle relative pressioni sulle lavoratrici e i lavoratori, rilanciando una corretta relazione con il cliente e realizzando, quindi, una reale tutela del risparmio. Nel- l’ambito di questa tematica è necessario approfondire l’argomento dei consulenti finanziari di cui all’art. 26 del vigente CCNL (“Promotori finanziari”), finora non affrontato da ABI nonostante le richieste sindacali.
La centralità delle persone (clienti e dipendenti), una maggiore trasparenza, una migliore qualità di prodotti e servizi, con il conseguente aumento della redditività, saranno le linee guida per aumentare l’occupazione, migliorare i trattamenti economici, individuare le nuove professionalità e potranno contribuire al recupero reputazionale del settore del credito.

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