LAVORO, TUTELE SOCIALI, REDDITO – LE PRIORITA’ DEL SINDACATO NELLA CONTRATTAZIONE  CON LE ISTITUZIONI LOCALI

  CGIL   CISL   UIL Segreterie regionali Marche  LAVORO, TUTELE SOCIALI, REDDITO LE PRIORITA’ DEL SINDACATO NELLA CONTRATTAZIONE  CON LE ISTITUZIONI LOCALI La crisi economica, anche nei nostri territori, continua a creare difficoltà e non si registrano apprezzabili segnali di ripresa per l’occupazione. Sono peggiorate le condizioni sociali dei lavoratori e delle famiglie ed i redditi continuano a calare. L’ultima “legge di stabilità”, in continuità con quelle precedenti, prevede un ulteriore taglio ai trasferimenti alle Regioni, alle Province ed ai Comuni. Sono più di 300 milioni di euro che la manovra del Governo ha sottratto alle Marche.Le Istituzioni locali sono quindi chiamate a fare scelte difficili, a partire dalle loro politiche di bilancio, e noi chiediamo che ciò avvenga assumendo come centrali il sostegno all’occupazione, l’equità e la lotta agli sprechi, per contenere il rischio che i tagli si ripercuotano sulle categorie più deboli. Il sindacato propone obiettivi precisi e cioè: ·         favorire e accelerare gli investimenti pubblici e privati, a partire dall’utilizzo dei fondi comunitari, con l’intento di creare immediatamente nuovi posti di lavoro;·         salvaguardare e qualificare la spesa sociale, garantendo alla popolazione l’accesso ad importanti servizi come quelli rivolti all’infanzia (asili nido, centri per l’infanzia, scuole materne), ai giovani (centri di aggregazione, diritto allo studio), ai non-autosufficienti e ai disabili (assistenza domiciliare, semi-residenziale e residenziale);·         orientare specifiche risorse  alle politiche dell’integrazione, a quelle per la casa, al trasporto pubblico locale;·         costituire o rifinanziare i fondi anticrisi a favore delle persone e delle famiglie colpite dalla crisi (disoccupati e cassaintegrati);·         evitare l’incremento di tariffe e tasse locali, in particolare per i livelli di reddito medi e bassi;·         rendere più equa la compartecipazione alla spesa  da parte degli utenti  estendendo l’utilizzo dell’Isee;·         recuperare parte delle risorse necessarie attraverso la lotta all’evasione fiscale ed agli sprechi, favorendo la gestione associata dei servizi e delle funzioni dei Comuni a livello di Ambito sociale, attraverso la razionalizzazione e l’accorpamento delle società partecipate, ad iniziare da quelle che gestiscono i servizi pubblici come i trasporti, l’acqua, il gas e i rifiuti;·         completare la riorganizzazione della sanità superando la fase incentrata sui tagli per garantire nuovi servizi nel territorio (case della salute, prevenzione, assistenza alle persone non-autosufficienti, consultori), ponendo anche fine allo scandalo delle chilometriche liste d’attesa e alle cure fuori regione;·         evitare le esternalizzazioni e le privatizzazioni selvagge dei servizi, garantire un sistema di appalti rispettosa delle garanzie occupazionali, delle condizioni dei lavoratori e della qualità dei servizi;·         valorizzare il ruolo e la professionalità di chi lavora, con qualunque contratto, nei servizi pubblici, e favorire la stabilizzazione dei lavoratori precari.  Su questi ed altri temi, Cgil-Cisl-Uil in tutta la regione stanno chiedendo l’apertura di un confronto alle istituzioni locali (Comuni, Province, Unioni dei comuni, Ambiti sociali), che coinvolga anche gli altri soggetti economici e sociali presenti, per individuare obiettivi comuni e decidere interventi concreti.Per sostenere questa iniziativa, per il sindacato, è fondamentale il coinvolgimento ed il sostegno dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e dei disoccupati.  La crisi economica e sociale si affronta non calpestando i diritti e tagliando le risorse ma con una coerente politica di sviluppo che parta anche dalle scelte  sul territorio. 

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