Rapporto 2016 Fondazione IFEL “Il personale dei Comuni italiani” – DIPENDENTI COMUNALI NELLE MARCHE

    Alessandro Pertoldi – Segretario Generale Regionale FP CGIL Marche   Rapporto 2016 Fondazione IFEL “Il personale dei Comuni italiani” – DIPENDENTI COMUNALI NELLE MARCHE   Il quinto Rapporto 2016, realizzato dalla Fondazione IFEL – ANCI, evidenzia che, nelle 236 amministrazioni comunali delle Marche, i dipendenti comunali sono 10.321. Di questi 116 sono Dirigenti, 92 Segretari Comunali, un solo Direttore Generale e 10.112 i dipendenti comunali del “comparto”. Nelle Marche, i dipendenti comunali del “comparto” con contratto a tempo indeterminato sono 9.388 mentre con rapporto flessibile (precario) sono 724. I dirigenti comunali, sempre nelle Marche, con contratto a tempo indeterminato sono 71, con contratto a tempo determinato 33 e fuori dotazione organica 12. L’incidenza percentuale di personale di genere femminile, in servizio nelle amministrazioni comunali della nostra regione, è del 48,7% fra i dipendenti del “comparto”, del 32,8% fra i dirigenti e del 46,7% fra i segretari comunali.Il dato marchigiano è in controtendenza in quanto nei comuni delle regioni del nord e del centro, tranne, appunto, che in quelli di Umbria e Marche, si rileva un’incidenza percentuale di personale di genere femminile superiore al dato medio (nei comuni dell’Emilia-Romagna oltre due terzi – 67,6% – del personale sono donne, così come in quelli della Lombardia, del Lazio e del Piemonte il rapporto è di circa 6 su 10).Il numero di dipendenti comunali per 1.000 abitanti nelle Marche è pari a  6,52. Sul totale dei dipendenti quelli che nei comuni marchigiani lavorano con un rapporto di lavoro precario è pari al 6.9% Negli ultimi 7 anni in Italia ed anche nelle Marche il personale comunale ha subito una progressiva e sensibile riduzione.   PERSONALE DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI ITALIANE PER 1.000 ABITANTI 2007 – 2014     L’età media del personale comunale a tempo indeterminato è di 51 anni ed in ulteriore aumento rispetto alla precedente rilevazione. La classe che registra la maggiore concentrazione di lavoratori, pari al 24,9%, è quella dei 55 – 59enni.Il personale con meno di 34 anni si riduce rispetto alla precedente rilevazione passando dal 4,3% al 3,7% del totale. All’opposto i 60 – 64enni aumentano dall’11,2% al 13,9%. Insomma, un quadro certamente non rassicurante quello che emerge dall’indagine. Invecchiamento dei dipendenti comunali causa la riforma Fornero sulle pensioni e costante diminuzione del numero degli addetti. Servirebbe, invece, un reale turn-over generazionale con l’ingresso di giovani da collocare all’interno di una nuova rete dei servizi, per portare innovazione, velocità, cambiamento organizzativo in un welfare locale disegnato sui bisogni e finalizzato allo sviluppo.  Un quadro preoccupante nel quale si inserisce anche il blocco dei contratti pubblici che dura ormai da sei anni ( mentre la spesa pubblica è aumentata nonostante i sacrifici chiesti ai lavoratori della pubblica amministrazione ) nonostante la chiara pronuncia della Corte Costituzionale che ha esplicitamente richiamato il Governo ai suoi doveri di garantire la contrattazione collettiva e di individuare le risorse per il rinnovo. Anche per questi motivi CGIL CISL UIL, per il prossimo 20 maggio, hanno proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del pubblico impiego nelle Marche.  

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