TRENITALIA: PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI PER RIORGANIZZAZIONE RAMO MERCI

  RSU TRENITALIA S.p.A. Divisione CARGO/Collegio 64
ANDREA DE BERNARDINIS, MIRCO MAZZANTI, LORIS MAZZIERI, FABIO RIBERTI

 Ancona 15 Settembre 2016 – I Componenti RSU di TRENITALIA S.p.A. della Divisione CARGO hanno incontrato oggi i componenti della III Commissione Consiliare Permanente della regione Marche e la rappresentanza di Assessore ai Trasporti e Lavoro, in ragione dello smantellamento dei presidi Cargo operato dalla società TRENITALIA nel territorio marchigiano e di riflesso quelli Abruzzesi e Umbri.
La società Trenitalia infatti ha deciso di scorporare dall’azienda il ramo merci per creare una nuova impresa, nella forma giuridica di una SRL, denominata “Mercitalia”. A questa azione si accompagna una violenta riorganizzazione produttiva che comporta già subito una significativa riduzione di personale, già attestato dal 2000 ad oggi nelle Regioni Marche Umbria e Abruzzo al 75% di perdita di posti di lavoro, passando da 660 addetti a soli 150 ( di cui 60 circa nelle Marche ). Tale decisione assume connotati politici evidenti in ragione dell’aumento, in questi anni, della produzione passante in questi territori, ovvero si “ chiude bottega “ nonostante i lavoratori marchigiani, umbri e abruzzesi abbiano contribuito alacremente ad aumentare la produzione. Le Marche, assieme a Umbria e Abruzzo, ancora una volta, pagheranno un grande prezzo, con uno smantellamento FERROVIARIO nell’ex Compartimento degli uffici commerciali, dei presidi per la distribuzione del personale e delle attività di esercizio. Superfluo sostenere che future assunzioni verranno pertanto effettuate nelle regioni di Emilia e Puglia penalizzando ovviamente Marche ,Abruzzo e Umbria. Immaginabile anche una analoga perdita di offerta per questa tipologia di trasporto in una regione dove, invece, la struttura della produzione industriale fatta di distretti e di piccole e medie imprese, richiederebbe flessibilità e prossimità.
Riteniamo infatti che il richiamo alla responsabilità sociale di un’azienda, tanto più pubblica, e un confronto istituzionale che metta a confronto le esigenze aziendali con le linee di programmazione regionali e delle sue infrastrutture logistiche ( interporto, porto, aeroporto ), possano aiutare scelte che, fatte in questo modo, sembrano di scarsa efficacia e di dubbia razionalità.
La presenza della intera III Commissione della Regione Marche con delega ai Trasporti ed al Lavoro, ed il fattivo interessamento di tutti i politici espressi dal territorio che sono stati interpellati finora, la collaborazione delle segreterie tegionali di Orsa , Filt , Fit che ci hanno accompagnato e sostenuto in questo lavoro di denuncia dello stato del trasporto nella nostra regione e nei territori di Umbria ed Abruzzo , ci sprona a proseguire nel lavoro iniziato e con ancora più forza invitiamo le forze politiche del territorio ad attivarsi compiutamente per evitare di perdere ancora terreno in campo ferroviario laddove c’è necessità di valorizzarlo e di salvaguardarlo.

 

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