ASSUNZIONI E CESSAZIONI (gennaio-settembre 2015): AUMENTA ANCORA LA PRECARIETA’ CON CONTRATTI A TERMINE E VOUCHER

   CGIL Marche     IRES Marche  ASSUNZIONI E CESSAZIONI (gennaio-settembre 2015): AUMENTA ANCORA LA PRECARIETA’ CON CONTRATTI A TERMINE E VOUCHER Nei primi nove mesi dell’anno, le aziende marchigiane hanno assunto 108.341 persone e cioè il 5,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2014.“La maggior parte dei neo assunti – sottolinea Novella Lodolini, Ires Marche –  ha un contratto a termine (68,7%), il 25,7% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 5,6% come apprendista”. Alcune delle assunzioni a tempo indeterminato, prosegue Lodolini, “sono state effettuate beneficiando dell’esonero contributivo istituito con la legge 190 del 2014. In particolare, su 27.834 assunzioni a tempo indeterminato, 16.438 (59,1%) hanno avuto luogo sfruttando l’esonero contributivo. Di queste, per 6.083  si è trattato di una trasformazione in tempo indeterminato di contratti a termine”.  Le cessazioni di lavoro sono state 95.476 con la creazione di un saldo positivo “assunzioni – cessazioni” pari a 12.865 posti di lavoro. Si inizia a lavorare più di quanto si smetta ma non per i contratti di lavoro a tempo indeterminato: le cessazioni , infatti,superano le assunzioni di 1.283 unità. Il numero di voucher venduti da gennaio a settembre nelle Marche è pari a 3,6 milioni, il 65,3% in più rispetto allo stesso periodo 2014.  Rispetto ai valori medi osservati per il centro Italia e per il Paese nella sua totalità, la situazione delle Marche è peculiare (e si confermano le tendenze osservate per il periodo “gennaio-agosto”):           l’incremento delle assunzioni complessive nelle Marche è inferiore (5,4% Marche, 8,3% centro Italia, 8,7% Italia);          l’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni è inferiore (25,7% Marche, 31% centro Italia, 32,5% Italia);          l’incidenza delle assunzioni a termine sul totale delle assunzioni è maggiore (68,7% Marche, 64,9% centro Italia, 63,9% Italia);          l’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato mediante esonero contributivo sul totale delle assunzioni a tempo indeterminato è maggiore (59,1% Marche, 54,9% centro Italia, 52,9% Italia)          l’incidenza delle trasformazioni dei tempi determinati in indeterminati mediante esonero contributivo è maggiore (37% Marche, 28,3% centro Italia, 28,7% Italia);          nelle altre regioni italiane il saldo tra assunzioni e cessazioni per il lavoro a tempo indeterminato è mediamente positivo mentre per le Marche ha segno meno.          l’incremento dei voucher venduti nelle Marche è inferiore (+65,3% Marche, +75,1% centro Italia, +69,3% Italia). “Purtroppo, si conferma il fatto che nelle Marche la crescita occupazionale va più a rilento rispetto alle altre regioni- dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche – .Il saldo negativo sui tempi indeterminati  mette in evidenza l’incremento della precarietà  con l’aumento dei contratti a termine e dei voucher e conferma i dati dei giorni scorsi sulla crescita della Cig. Tutto questo è un chiaro segnale che il nostro sistema produttivo deve orientarsi maggiormente  verso ricerca e innovazione”.   TABELLE (elaborazione IRES CGIL Marche su dati  “Osservatorio sul Precariato” INPS) 
 
 
 

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