SANITA’ MARCHE – LA VIRTUOSITA’ COSTRUITA SUI SACRIFICI DEGLI OPERATORI

Alessandro Pertoldi – Segretario Generale FP Marche   È necessaria una profonda riorganizzazione della sanità nelle Marche per affrontare le grandi trasformazioni della domanda di salute e di cura dovute alla transizione demografica ed epidemiologica. Purtroppo dobbiamo constatare che sino ad oggi si è invece agito solo sul contenimento della spesa del personale con consistenti limitazioni del turn over negli anni 2010 e 2011 ed altrettanto si sta facendo quest’anno con la prospettiva di ulteriori tagli alla spesa per il personale nel 2013 e 2014, dimenticandosi che gli operatori, i lavoratori della sanità,  sono coloro che assicurano l’esigibilità di un diritto costituzionalmente garantito. Complessivamente, il sistema sanitario marchigiano ha sopportato la perdita di 1137 operatori cessati dal servizio nel periodo dal 1 gennaio 2010 al 1 luglio 2012 e non sostituiti. La tanta decantata “virtuosità” della Regione Marche è stata costruita, almeno sino ad oggi, sull’aumento dei carichi di lavoro, sul ricorso “obbligato” allo straordinario per garantire le prestazioni, sullo stravolgimento dei turni di lavoro, sulle oggettive limitazioni e difficoltà a fruire delle ferie. L’assistenza sanitaria consiste essenzialmente nel lavoro umano e, per quanto sia cresciuta la componente strumentale e tecnologica, va sottolineato che rimane centrale la prestazione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori. Nel confronto con la Regione il tema dell’adeguamento delle dotazioni organiche e della stabilizzazione dei troppi precari deve tornare ad essere centrale, congiuntamente con il controllo del ciclo delle esternalizzazioni. Senza dimenticare gli effetti della manovra contenuta nella spending review che è ingiusta, iniqua ed inefficace, pericolosa per la tenuta del sistema dei servizi ai cittadini. Il Governo ha perseguito una logica di tagli lineari, non di lotta agli sprechi.La drastica riduzione del finanziamento del servizio sanitario  colpisce l’universalità del nostro servizio pubblico. Anche gli operatori della sanità marchigiana saranno in piazza a Roma il 28 settembre in occasione dello sciopero nazionale proclamato da CGIL e UIL per dire NO al taglio dei posti di lavoro, NO al taglio delle risorse e SI’ alla lotta agli sprechi. 

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